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Pipistrello cerca casa

I pipistrelli sono animali molto delicati e risentono pesantemente dell’alterazione dell’habitat. La Rete di Riserve Alta Val di Cembra - Avisio ha realizzato un progetto per moltiplicare i loro potenziali rifugi. Si tratta di un’azione di tutela attiva e partecipata, attraverso la consegna gratuita di bat box per dare rifugio ai chirotteri, affiancata a serate di divulgazione scientifica per far conoscere ad un pubblico sempre più numeroso questi misteriosi animali.

I chitotteri, comunemente anche detti pipistrelli, sono insettivori. L’uso di pesticidi e di altri prodotti chimici in agricoltura è quindi per loro un serio pericolo.
Ma nei nostri territori stanno scomparendo anche per un altro motivo. Diventano sempre più rare le tipologie di sito che molte specie occupano per il riposo o la nidificazione: soffitte, sottotetti, nicchie sotto le tegole, fessure tra i rivestimenti di legno non trattato. I vecchi edifici, in particolare le chiese, i palazzi storici e i castelli, che sono particolarmente ricchi di anfratti utilizzabili dai chirotteri, possono ospitarne colonie assai numerose. Per la tutela delle specie è quindi importante che la manutenzione o la ristrutturazione degli edifici potenzialmente occupati dai pipistrelli tenga conto della necessità di conservare spazi di rifugio e comode vie di ingresso agli stessi. Possiamo anche aiutare questi nostri piccoli amici installando piccoli rifugi (bat box), sia in campagna sia nei centri abitati.

La Rete di Riserve Alta Val di Cembra - Avisio ha realizzato un progetto per moltiplicare i potenziali rifugi dei pipistrelli. Si tratta di un’azione di tutela attiva e partecipata, attraverso la consegna gratuita di bat box per dare rifugio ai chirotteri, affiancata a serate di divulgazione scientifica per far conoscere ad un pubblico sempre più numeroso questi misteriosi animali. Costruite dalla Cooperativa Sociale Kaleidoscopio, oltre 100 bat box sono state distribuite gratuitamente ad amministrazioni pubbliche e ai privati per essere installate in luoghi dove possono diventare utili rifugi per i pipistrelli. Iniziative analoghe sono state intraprese anche dal Parco Fluviale Alto Noce e dal Parco Nazionale dello Stelvio Trentino.

 

I pipistrelli sono animali che da sempre suscitano nell’uomo sentimenti contrastanti, curiosità ma anche paura. Se dal popolo cinese essi sono tenuti in grande riguardo e per i buddisti sono considerati sacri, nella cultura romana e cristiana il pipistrello era visto come un essere vicino al diavolo (ne era addirittura la trasposizione vivente), tanto che numerosi artisti ritraevano le figure demoniache con ali simili a quelle di un pipistrello. In realtà questi piccoli animali del tutto innocui sono esseri affascinanti e molto utili per l’uomo e le sue attività. I chirotteri sono animali con un ecologia quasi incredibile: rappresentano l'unico gruppo di mammiferi in grado di volare, e le loro ali sono costituite da lembi di pelle (patagio) sostenuti dalle ossa delle dita, estremamente sottili e allungate. Anche nel buio assoluto essi riescono a percepire alla perfezione l’ambiente che li circonda grazie all’ecolocalizzazione: emettendo ultrasuoni, ovvero suoni ad alta frequenza, e recependone l’eco riflesso dagli oggetti attorno a loro grazie ad un apparato uditivo molto particolare, riescono ad orientarsi e cacciare agevolmente anche nell'oscurità più assoluta. I pipistrelli italiani si nutrono esclusivamente di insetti, aspetto che conferisce a questi animali un ruolo ecologico preziosissimo sia nella difesa delle coltivazioni sia nella nostra tranquillità quotidiana, visto che un solo pipistrello in una notte può cibarsi di centinaia fastidiosissime zanzare. In Trentino vivono parecchie specie di pipistrelli, ciascuna con le proprie preferenze ambientali. Censiti tra gli altri dagli esperti del MUSE nell'ambito del progetto Life+TEN, molte specie risultano essere a rischio di estinzione, e per questo protette dalla Direttiva europea 92/43/CEE "Habitat". I chirotteri sono tuttavia animali molto delicati e risentono pesantemente dell’alterazione dell’habitat. Essendo insettivori, l’uso di pesticidi e di altri prodotti chimici in agricoltura è per i pipistrelli un serio pericolo. Nei nostri territori inoltre stanno scomparendo le tipologie di sito che molte specie occupano volentieri per il riposo o la nidificazione: soffitte, sottotetti, nicchie sotto le tegole, fessure tra i rivestimenti di legno non trattato. I vecchi edifici, in particolare le chiese, i palazzi storici e i castelli, che sono particolarmente ricchi di anfratti utilizzabili dai chirotteri, possono ospitarne colonie assai numerose. Per la tutela delle specie è quindi importante che la manutenzione o la ristrutturazione degli edifici potenzialmente occupati dai pipistrelli tenga conto della necessità di conservare spazi di rifugio e comode vie di ingresso agli stessi. Possiamo anche aiutare questi nostri piccoli amici installando piccoli rifugi (bat box), sia in campagna sia nei centri abitati.

 
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