Da lunedì 16 ottobre fino ad ultimazione lavori rimarrà chiuso un tratto della passerella-sentiero lungo la riva occidentale del Lago di Toblino, per interventi di manutenzione straordinaria e valorizzazione ambientale.
Adottato in via definitiva il piano del Parco Nazionale dello Stelvio, acquisita nei mesi scorsi l'intesa del Comitato provinciale di coordinamento e d'indirizzo.
A dieci anni dal loro avvio, le recenti modifiche alla disciplina delle Reti di Riserve hanno ridefinito parzialmente la cornice per il loro funzionamento. In un recente incontro sono stati illustrati punti di forza e di debolezza, ma anche i possibili sviluppi futuri.
Scoprire le montagne patrimonio dell’umanità attraverso un’esperienza interattiva, alla portata di tutti. È ciò che offre il portale Dolomites World Heritage Geotrail, lo strumento – ora online – che permette di “leggere” in modo semplice e multimediale la geologia delle Dolomiti, in un viaggio lungo le ere geologiche che hanno plasmato questo territorio unico al mondo.
Approvato dalla Giunta provinciale il programma degli interventi per il triennio 2023-2025 del settore Trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, da realizzare anche in collaborazione con la Comunità di Valle e i comuni interessati.
Clima di festa ieri al rifugio malga Sauch, nel comune di Giovo, per il rinnovo della convenzione che istituisce la Rete di riserve val di Cembra Avisio.
Nel 1986 la Provincia Autonoma di Trento promulgò una legge per tutelare i luoghi naturali più preziosi del suo territorio: “L. P. 14/86 - Norme per la salvaguardia dei biotopi di rilevante interesse ambientale, culturale e scientifico".
L'anno dopo il Piano Urbanistico Provinciale individuò tali biotopi e negli anni successivi la Giunta Provinciale emanò delle Deliberazioni che istituivano ufficialmente la tutela di ogni biotopo, prevendodone specifici vincoli di tutela.
Con la Legge Provinciale 11/2007 “Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d'acqua e delle aree protette”, il nome di "biotopo provinciale" venne cambiato in “Riserva naturale provinciale”.
Nel frattempo e negli anni successivi, anche la Comunità Europea interveniva per proteggere e conservare i lembi più preziosi e rari del suo territorio ed emanava la Direttiva 92/43/CEE relativa alla “conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche” (Direttiva “Habitat). Con il suo recepimento nei primi anni del secolo, vennero individuati anche in Italia e in Trentino molti luoghi che furono dichiarati “Siti di Importanza Comunitaria” (S.I.C.) e “Zone di Protezione Speciale” (Z.P.S.), queste ultime derivanti dalla Direttiva “Uccelli” (79/409/CEE). A regime, i S.I.C. assumono la denominazione di “Zone Speciali di Conservazione” (Z.S.C.).
Le Riserve naturali Provinciali trentine sono ricomprese anche in questi elenchi e quindi sono ora doppiamente tutelate, dalla legge provinciale e dalla legge europea.
Nella scheda di ogni Riserva naturale provinciale (vedi Elenco riserve e biotopi) sono indicati i vincoli di tutela.