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Notizie

Convenzioni internazionali

  • Convenzione di Ramsar (1971)

    La Convenzione di Ramsar, che prende nome dalla località iraniana in cui è stata firmata nel febbraio 1971, ha come oggetto di tutela le zone umide di importanza internazionale soprattutto come habitat degli uccelli acquatici. Con la firma di questo accordo internazionale le parti contraenti si impegnano a individuare e tutelare le zone umide aventi i requisiti sopra esposti. In Italia è stata data piena ed intera esecuzione alla Convenzione di Ramsar dal D.P.R. nr. 448 del 13 marzo 1976.
    Le zone umide individuate dall'Italia sono 36; una sola ricade nel territorio della Provincia di Trento ed è il Lago di Tovel.

     
  • Convenzione di Washington (1973)

    sul commercio internazionale di specie minacciate di flora e di fauna (C.I.T.E.S). Si va a regolare, e quindi a controllare, il traffico di esseri viventi minacciati. Le varie autorità nazionali sono preposte al controllo, assistite da una segreteria del CITES.

     
  • Convenzione di Berna (1979)

    Tale Convenzione ha lo scopo di assicurare la conservazione della flora e della fauna selvatiche e dei loro habitats naturali. Il suo allegato II elenca le specie di fauna strettamente protette mentre l'allegato III le specie di fauna protette.

     
  • Convenzione di Bonn (1979)

    Questa Convenzione ha come oggetto la difesa delle specie migratrici e del loro habitat e la sua appendice II elenca le specie migratrici che si trovano in cattivo stato di conservazione.

     
  • Convenzione delle Alpi (1991)

    per la salvaguardia a lungo termine dell'ecosistema naturale alpino ed il suo sviluppo sostenibile, nonché la tutela degli interessi economici delle popolazioni residenti, anche attraverso la creazione di una serie di principi di cooperazione.

     
  • Convenzione di Rio de Janeiro (1992)

    La Convenzione sulla biodiversità, stipulata insieme ad altre due convenzioni dedicate rispettivamente ai cambiamenti climatici (effetto serra) e alla lotta alla desertificazione, in occasione dell'Earth Summit di Rio de Janeiro nel 1992, costituisce il primo fondamentale atto internazionale con il quale gli stati si impegnano comunemente a frenare la perdita di biodiversità. I singoli Paesi definiscono le modalità di applicazione dei suoi principi, attraverso la creazione di un apposito piano nazionale.