Eccezionale scoperta botanica nel sito Natura 2000 di Talpina, nel comune di Mori: la rarissima orchidea stenomediterranea Orchis provincialis, che era attualmente nota in Trentino solo a Laghel, sopra Arco. In passato questa specie era nota con sicurezza anche sul monte Brione dove però dal 1996 non è stata più osservata, probabilmente a seguito dell'eccessivo incespugliamento. La presenza di questa rarissima orchidea è la migliore conferma della straordinaria ricchezza del Baldo sotto il profilo naturalistico.
Il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, dopo aver ottenuto nel 2015 la certificazione di adesione alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS), intende rinnovare questa importante esperienza volta ad una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo attraverso azioni e progetti sostenibili.
Mitigare e ridurre gli squilibri ecologici attualmente causati dai numerosi cervi presenti all’interno dei confini del settore trentino del Parco nazionale dello Stelvio, in un arco di tempo di almeno 5 anni, per ridurre la perdita di biodiversità determinata dalla elevata densità della popolazione animale e lavorare per un migliore equilibrio e coesistenza tra ecosistemi e attività umane. Questo l’obiettivo principale del “Piano di Conservazione e gestione del cervo nel Parco Nazionale dello Stelvio – Trentino 2022-2026”, che la Giunta provinciale ha condiviso con il Parco di avviare e che prevede anche una riduzione della densità del cervo mediante prelievi.
E' uscito il primo numero del 2022 di "Terra Trentina", il periodico della Provincia che parla di agricoltura, ambiente e turismo in una veste grafica completamente rinnovata. Come di consueto anche la rubrica dedicata alle aree protette.
Nuovi progetti e iniziative di educazione ambientale e valorizzazione culturale per proseguire la collaborazione tra le due aree protette.
Ne hanno discusso oggi per la prima volta a livello ufficiale a Malcesine, gli amministratori di Trentino e Veneto e dei 15 comuni presenti sull'area, nel corso di un seminario al quale è intervenuto il vice presidente Tonina, assieme all’assessore alla cultura della Regione Veneto Cristiano Corazzari.
Le specie esotiche invasive costituiscono una delle principali cause di perdita di biodiversità, con gravi ripercussioni sugli ecosistemi naturali e ingenti danni economici.
Si tratta delle specie di animali e di piante originarie di altre regioni geografiche (volontariamente o accidentalmente introdotte sul territorio nazionale), che hanno sviluppato la capacità di costituire e mantenere popolazioni vitali allo stato selvatico e che si insediano talmente bene da rappresentare una vera e propria minaccia per la biodiversità locale.
Per contrastare questo fenomeno è stato emanato il DL n. 230 del 15 dicembre 2017, in attuazione del Regolamento europeo N. 1143/2014, in base al quale chi detiene uno o più esemplari di specie esotiche - incluse negli elenchi delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale o nazionale - è tenuto a farne denuncia al Ministero dell’Ambiente in forma molto semplice e gratuita (allegando un documento di identità), che non comporta alcuna sanzione o tassazione futura.
Il termine stabilito per la denuncia di possesso è il 31 agosto 2019.
Qui sotto tutte le informazioni utili.
Le comuni tartarughine d'acqua o testuggini palustri americane (Trachemys scripta spp, specie e sottospecie) sono incluse negli elenchi delle specie invasive.
Ricordiamo che l legge prevede la denuncia del loro possesso.
La normativa europea e nazionale, i relativi elenchi delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale e nazionale, il modulo per la denuncia di possesso e interessanti approfondimenti.