L'intesa rappresenta l'importante e necessario passaggio per l'adozione definitiva del Piano da parte della Giunta provinciale, tappa fondamentale di un lungo iter, avviato dai tre settori del Parco nel 2017.
Walter Ferrazza è stato eletto nel Consiglio direttivo di Federparchi. Rieletto anche un altro trentino Marco Katzemberger, protagonista da anni delle attività del Parco.
In seguito alla riforma del 2021, volta a semplificare le procedure di programmazione degli interventi a tutela dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, la Giunta provinciale ha approvato le convenzioni novennali per la Rete di riserve Val di Cembra Avisio e il Parco Naturale Locale Monte Baldo. Approvati anche il programma triennale degli interventi e quello finanziario.
Via libera all'attuazione della riforma delle Reti di riserve, per semplificare le procedure di programmazione degli interventi a tutela dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile che caratterizzano l'operato delle Reti. La convenzione novennale tra i Comuni e le Comunità interessate e la Provincia (ed altri soggetti, in determinati casi) rappresenterà lo strumento di governance generale della Rete.
Il percorso di candidatura all’iscrizione nel Patrimonio mondiale Unesco è impegnativo, complesso e non scontato, ma l'amministrazione provinciale sta seguendo con uguale attenzione tutte le istanze promosse dal territorio.
La Cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai promuove una serie di incontri sul tema dei ghiacciai e degli ambienti alpini d’alta quota, partendo dalla loro vulnerabilità per passare agli aspetti geomorfologici, al tema della memoria dei ghiacciai e a quello che lasciano con la relativa storia.
Gli incontri sono organizzati dalla rete dei parchi del territorio provinciale in collaborazione con il Muse – Museo delle Scienze.
Primo incontro a Peio il 13 settembre per parlare di impatto del cambiamento climatico.
Nel territorio fassano sono presenti aree protette per un totale di circa 6.900 ettari (22% dell'intero territorio). Si evidenzia la presenza di valori naturali di livello internazionale per quanto riguarda la geologia e la geomorfologia, la qualità delle acque superficiali, la presenza diffusa di aree umide, particolarità botaniche e del ghiacciaio più ampio delle Dolomiti, la Marmolada.
Ciò che contraddistingue tuttavia la Rete di Riserve di Fassa è il paesaggio dolomitico, cioè quella particolare morfologia di paesaggio montano che qui assume caratteri unici a livello mondiale, e caratterizza sia le aree protette che le aree di connessione.
La Rete di Fassa ha come priorità la valorizzazione del patrimonio di biodiversità rappresentato dalle emergenze naturalistiche e paesaggistiche presenti nella valle, attraverso l'approccio sistemico della connectivity conservation. L'obiettivo concreto del progetto è irrobustire l'infrastruttura ambientale della valle adottando misure ed interventi per mitigare gli effetti della frammentazione ambientale su specie, comunità, ecosistemi e processi ecologici. Il progetto non si concentra soltanto sulla tutela di alcune parti circoscritte di territorio (aree protette), quanto sulla gestione coordinata degli ambiti circostanti e di connessione.
La Rete di Fassa si propone di salvaguardare, sostenere e promuovere, come elementi costitutivi fondamentali per la presenza antropica nelle aree di montagna, le attività e le tradizioni locali che fanno riferimento all'uso civico, alla selvicoltura, all'allevamento zootecnico, al pascolo, all'agricoltura di montagna, al taglio del fieno, alla raccolta del legnatico, alla caccia, alla pesca, alla raccolta dei funghi e dei frutti del bosco e all'apicoltura, nonché le attività educative e turistico-ricreative compatibili con la conservazione attiva degli ecosistemi.
RETE DI RISERVE VAL DI FASSA - CORDANZA PER L PATRIMONIE NATUREL
Sèn Jan di Fassa
Tel. 0462 762154
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