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Magica stagione, l'autunno!

I tre parchi del Trentino, ma anche molte Reti di Riserve, offrono ai visitatori interessanti percorsi tematici. Si tratta di sentieri che raccontano a chi li percorre - attraverso una serie di pannelli informativi ed altri allestimenti didattici - gli aspetti naturalistici, ambientali, culturali e storici dei luoghi. 
Molti di questi itinerari sono particolarmente suggestivi nella stagione autunnale: di seguito la nostra selezione.

 

 

La Scalinata dei larici monumentali

Tra i 12 itinerari tematici nel Parco Nazionale dello Stelvio - tra i quali ricordiamo in Val di Peio il Percorso dei Ghiacciai e quello dedicato alla botanica, in Val di Rabbi il Percorso dei Laghi Sternai, quello delle Segherie e il Sentiero del latte e dei masi - nella stagione autunnale è particolarmente suggestiva la Scalinata dei larici monumentali.
Siamo in Val di Saènt, la parte alta della Val di Rabbi che si addentra tra le alte cime del gruppo montuoso Ortles-Cevedale. Superate le incantevoli cascate, si raggiunge l'alpeggio di Malga Pra' di Saènt, dove il rumore dell’acqua lascia il posto ai fischi di allarme delle marmotte. Qui inizia il percorso tematico: 700 scalini in pietra che portano alla scoperta di 23 giganteschi e spettacolari larici plurisecolari. Cresciuti ad una quota di circa 2000 metri di altitudine su un terreno impervio ed esposto all'azione degli agenti atmosferici, gli alberi hanno assunto nei secoli - fino a 5 per i più vecchi - curiose e inaspettate forme. Ognuno ha una "storia" ed un nome, raccontati nei pannelli tematici posti lungo il sentiero.
La Scalinata dei larici monumentali è affascinante soprattutto nel periodo autunnale, quando il colore delle chiome si accende di vivaci colori e, tra metà settembre e metà ottobre, risuonano i bramiti dei cervi in amore.

 

In Val Canali fra le “Muse Fedaie”

Nei prati e nei boschi che circondano Villa Welsperg, la “Casa” del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, un percorso racconta la biodiversità della Val Canali. Pianeggiante e lungo 3,5 chilometri in due anelli distinti, esso attraversa luoghi di grande pregio ambientale e paesaggistico, con una ricchissima varietà vegetazionale.
Il percorso invita a riflettere sulla biodiversità, intesa sia come ricchezza di specie, sia come ricchezza di razze allevate e varietà coltivate, sia infine come ricchezza di paesaggi.
Per aiutare il visitatore in questa riflessione, lungo il percorso sono posizionate delle aree di sosta, dette "Legni", ove fermarsi e trovare informazioni e spunti, unificati dall'elemento simbolico costituito dalla mitologia greca, la cui base culturale è la grandiosa e misteriosa complessità della natura rapportata alla coscienza umana.
Da qui il nome del percorso, che fa riferimento alle mitologiche Muse in quanto entità connesse agli elementi naturali e culturali ed alle Fede, le pecore in dialetto locale, che tradizionalmente venivano allevate nei prati della Val Canali.
La musa Artemide guida nel mondo dei cavalli e in particolare nell’allevamento del cavallo di razza norica, Talìa invita a conoscere le mille erbe dei prati, Gea mostra la varietà delle terre che troppo spesso calpestiamo distrattamente, Galatea è la guida per comprendere il processo di domesticazione delle pecore, le Najadi guidano alla scoperta della vita straordinaria delle acque “minori” che sgorgano nei prati torbosi di Villa Welsperg e scorrono nel limpido corso del Rio Brentella, che dà origine al Laghetto Welsperg, icona di questa splendida valle dolomitica.

 

"Un sentiero per tutti” a Malga Nudole

Aromi, superfici, rumori, profumi, colori… a volte non sappiamo percepire tutte le sensazioni che la natura ci offre! Proprio per abbattere questa barriera sensoriale, nel Parco Naturale Adamello Brenta un percorso ad anello nella piana di Malga Nudole, in Val di Daone, esalta la semplicità degli elementi naturali e dona emozioni a chi lo percorre.
Il sentiero è stato realizzato secondo i nuovi criteri in tema di accessibilità ed è adatto anche a persone non vedenti o con problemi di mobilità. La pavimentazione è liscia, oltreché eco-sostenibile, il tracciato è delineato da tronchi che fungono da batti-bastone e da corde sospese per facilitare l’orientamento ai non vedenti. Le informazioni didattico-naturalistiche sono tradotte in alfabeto Braille e le immagini fotografiche hanno particolari in rilievo, per essere percettibili al tatto.
Il percorso è un invito per tutti a percepire il profumo delle erbe aromatiche, la ruvidità delle cortecce, l’età degli alberi abbracciando un tronco, la forma delle foglie, l’umidità dei muschi, ma anche il fragore della sorgente, le mucche al pascolo, il refrigerio dell’acqua di scioglimento del ghiacciaio, la morbidezza dell'erba, la frescura dei massi granitici…