Da lunedì 16 ottobre fino ad ultimazione lavori rimarrà chiuso un tratto della passerella-sentiero lungo la riva occidentale del Lago di Toblino, per interventi di manutenzione straordinaria e valorizzazione ambientale.
Adottato in via definitiva il piano del Parco Nazionale dello Stelvio, acquisita nei mesi scorsi l'intesa del Comitato provinciale di coordinamento e d'indirizzo.
A dieci anni dal loro avvio, le recenti modifiche alla disciplina delle Reti di Riserve hanno ridefinito parzialmente la cornice per il loro funzionamento. In un recente incontro sono stati illustrati punti di forza e di debolezza, ma anche i possibili sviluppi futuri.
Scoprire le montagne patrimonio dell’umanità attraverso un’esperienza interattiva, alla portata di tutti. È ciò che offre il portale Dolomites World Heritage Geotrail, lo strumento – ora online – che permette di “leggere” in modo semplice e multimediale la geologia delle Dolomiti, in un viaggio lungo le ere geologiche che hanno plasmato questo territorio unico al mondo.
Approvato dalla Giunta provinciale il programma degli interventi per il triennio 2023-2025 del settore Trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, da realizzare anche in collaborazione con la Comunità di Valle e i comuni interessati.
Clima di festa ieri al rifugio malga Sauch, nel comune di Giovo, per il rinnovo della convenzione che istituisce la Rete di riserve val di Cembra Avisio.
Il Parco dello Stelvio ha organizzato a metà giugno un corso di riconoscimento delle farfalle, con il patrocinio dell’Associazione Lepidotterologica Italiana.
Nella giornata conclusiva è stato presentato il progetto nazionale di monitoraggio delle farfalle, che fa parte del più ampio progetto europeo Butterfly Monitoring Scheme (eBMS), la più ampia rete di monitoraggio di insetti e l'unica rete paneuropea su un gruppo di impollinatori.
Il corso di riconoscimento delle farfalle organizzato dal Parco si è svolto in cinque giornate di studio (dal 13 al 17 giugno) per approfondire la conoscenza della ricca comunità di diurne Lepidotteri ropaloceri presente sull’arco alpino nord-orientale ed in particolare nel Parco Nazionale dello Stelvio, imparare a riconoscere le diverse specie attraverso le loro caratteristiche morfologiche e comportamentali, ed infine apprendere i metodi di monitoraggio secondo i criteri del BMS (Butterfly Monitoring Scheme).
Il Butterfly Monitoring Scheme è oggi presente in 22 Paesi Europei e rappresenta la più ampia rete di monitoraggio di insetti e l'unica rete paneuropea su un gruppo di impollinatori.
Il corso ha visto vede la partecipazione di studenti universitari e laureati in discipline biologiche e ambientali, professionisti che si occupano di valutazione e gestione ambientale, guide naturalistiche, insegnanti ed educatori ambientali.
I docenti del corso e speaker del Workshop sono stati Simona Bonelli (Professore Associato di Zoologia, Università di Torino e membro del direttivo della Butterfly Conservation Europe), Luca Cristiano (entomologo libero professionista, si occupa di campionamenti e monitoraggi di entomofauna), Marta Depetris (biologa ambientale, borsista di ricerca presso lo ZooLab dell'Università di Torino), Cristina Sevilleja (biologa, responsabile di progetto del Butterfly Monitoring Scheme), Federica Paradiso (Northumbria University).
Nella giornata conclusiva è stato presentato il progetto SPRING (Strengthening Pollinator Recovery through Indicators and monitorinG), l'approfondimento delle tecniche di monitoraggio BMS delle farfalle e le possibilità di coinvolgere i cittadini volontari nei monotoraggi attraverso progetti di citizen science, con esercitazioni in campo e prove di inserimento dei dati sul sito BMS.
Programma dettagliato sul sito del Parco Nazionale dello Stelvio.