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Aree protette - montagne
 

Notizie

4030 - Lande secche europee

Trockene europäische Heiden

 

European dry heaths

 
Formazioni a brugo ed uva orsina in località S. Colomba - ph P. Flamini

Caratteristiche generali dell'habitat

Habitat caratterizzato da comunità vegetali in cui dominano specie bassoarbustive, nettamente acidofile, quali Genista sp. e Calluna vulgaris, che formano una tipica brughiera. La distribuzione è di tipo atlantico-medioeuropeo e si tratta, quindi, di un habitat molto raro nelle Alpi orientali, mentre è relativamente più diffuso in quelle occidentali. Il substrato è silicatico, con suolo sabbioso o limoso, asciutto, povero di nutrienti. In generale, si tratta di formazioni seminaturali in quanto derivanti da pascoli abbandonati o localizzati in ampie radure boschive a costituire il mantello di boschi acidofili di rovere o pino silvestre. ma che in condizioni topografiche e microclimatiche adatte possono risultare relativamente stabili.

Variabilità, contatti e criteri interpretativi

Formazioni facilmente identificabili, sia per gli aspetti strutturali che per la composizione floristica. Sono riferibili all'alleanza Genistion pilosae (sinonimo di Calluno-Genistion) ed essendo così rare nella nostra provincia non presentano, ovviamente, alcuna variabilità significativa.

Specie vegetali tipiche

Dominanti:

Calluna vulgaris, Genista germanica, Genista tinctoria.

Caratteristiche:

Calluna vulgaris, Genista germanica, Genista tinctoria.

Altre:

Anthoxanthum odoratum, Avenella flexuosa, Carex pilulifera, Chamaecytisus hirsutus, Danthonia decumbens, Hieracium sp., Juniperus communis, Lembotropis nigricans, Luzula campestris, Potentilla erecta, Rumex acetosella, Vaccinium myrtillus, Vaccinium vitis-idaea, diverse briofite (Leucobryum).

Distribuzione in provincia

Habitat raro e poco segnalato all’interno di SIC. Difficile da cartografare, si esprime come un mantello a Calluna nell’ambito di pinete e rovereti acidi. Oltre che a Lona-Lases, esso è diffuso nell’altopiano porfirico: è presente nel sito Monte Barco e Monte della Gallina.

Dinamismo naturale

Solo condizioni estreme e straordinarie consentono la sopravvivenza, nei nostri climi, di questo habitat. Se l’abbandono del pascolo ha favorito la brughiera, essa stessa, in assenza di interventi di manutenzione, è destinata al naturale rimboschimento, con tendenza evolutiva verso formazioni più mature del Quercion roboris-petraeae e soprattutto, come segnalato per Lona-Lases, verso il Vaccinio-Pinetum.

Note ed osservazioni

Si tratta dell’unico sito identificato in tutta l’Italia nordorientale anche se ambienti con simili caratteristiche, ma su piccole superficie e comunque non censiti nelle schede dei SIC, sono presenti sui Colli Euganei e nel Veneto occidentale. Raramente lande simili sono diffuse su substrati di matrice carbonatica, molto decalcificati, o su depositi morenici

Vulnerabilità e indicazioni gestionali

Un moderato pascolamento ovicaprino potrebbe essere una soluzione. Altrimenti, per evitare l’evoluzione verso il bosco, si dovrebbe necessariamente provvedere all’eliminazione diretta delle specie arboree. È possibile che in passato anche gli incendi possano aver favorito tale habitat, ma è del tutto impensabile ricorrere ad una simile ipotesi.

 
SIC/ZPS in cui compare:
Habitat codice:
  • 4030