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Aree protette - acqua
 

Notizie

3160 - Laghi e stagni distrofici

Dystrophe Seen

 

Natural dystrophic lakes and ponds

 
Lago del Vedes - Valle di Cembra - ph A. Agostini

Caratteristiche generali dell'habitat

Habitat assai raro nella regione alpina, rappresentato da piccole pozze e da stagni più che da laghetti di apprezzabili dimensioni, di norma localizzati all’interno di aree torbose. Il pH è decisamente acido (compreso tra 3 e 6) e le acque sono povere di nutrienti. Dal manuale interpretativo, emerge chiaramente che le specie guida sono quelle del genere Utricularia. Trattandosi di specie sempre alquanto rare, si reputa opportuno riferire a tale habitat anche le situazioni floristicamente impoverite che rivelino, comunque, un valore di pH marcatamente acido. Il colore bruno o scuro, dovuto agli acidi umici, può essere considerato un segnale attendibile.

Variabilità, contatti e criteri interpretativi

Questo tipo di habitat non è stato censito nella fase preliminare di definizione delle coperture per ogni singolo sito. Oggettivamente, per la ridotta estensione e per la rarità, era problematica la loro individuazione cartografica ma, soprattutto, non era disponibile un manuale di interpretazione e le situazioni trentine sembravano poco espressive in confronto a quelle della Germania. Si ritiene, peraltro, che tale preziosa informazione meriti di essere rivalutata in sede di pianificazione e che anche la presenza di sia pur limitate superfici possa essere segnalata. Si tratta di ambienti che non pongono particolari problemi di interpetazione, con variabilità assai contenuta, come si conviene per habitat condizionati da fattori estremi. Si possono riconoscere due situazioni. Acque di bassa quota, di regola meno oligotrofiche, con comunità dell’alleanza Utricularion vulgaris (classe Lemnetea) e pozze di ristagno in ambienti torbosi che sono da riferire alla classe Utricularietea intermedio-minoris. In corrispondenza di alcuni laghetti alpini su substrato siliceo, si dovrà valutare se sia preferibile l’attribuzione a 3130 sulla base delle specie caratteristiche e degli aspetti generali dello specchio d’acqua.

Specie vegetali tipiche

Dominanti:
Utricularia australis (VU), Utricularia minor (VU).

Caratteristiche:
Sparganium natans (EN), Utricularia australis (VU),Utricularia minor (VU).

Altre:
Alisma lanceolatum (NT), Alisma plantago-aquatica, Carex lasiocarpa (VU), Carex rostrata, Equisetum fluviatile (NT), Potamogeton alpinus (VU), Potamogeton berchtoldii (NT), Potamogeton praelongus (VU), Rhynchospora alba (VU), Scorpidium scorpioides, Sparganium angustifolium (NT), Sparganium emersum (VU), Sphagnum sp., Veronica scutellata (NT).

Distribuzione in provincia

Tipo raro. Pozze con Utricularia minor,riconducibili a questo habitat ma spesso in mosaico con altre comunità torbicole, e quindi difficilmente separabili, sono presenti in alcuni SIC, quasi tutti coincidenti con biotopi di interesse provinciale. Per Utricularia australis, invece, almeno nella realtà trentina, si tratta spesso di ambienti eutrofizzati da riferire preferibilmente a 3150.

Dinamismo naturale

Gli specchi d’acqua temporanei, in assenza di fenomeni distruttivi o di captazioni idriche, sono soggetti a lenta e naturale evoluzione. In acque ferme con quantità di nutrienti non troppo bassa, l’evoluzione più probabile è verso il canneto o il magnocariceto, mentre nelle torbiere acide a sfagni, è ipotizzabile l’affermazione di consorzi del Rhynchosporion e del Caricion lasiocarpae.

Note ed osservazioni

Per la sua rarità tale habitat meriterebbe, almeno nella regione alpina, di essere considerato prioritario.

Vulnerabilità e indicazioni gestionali

Ambienti relittici, assai vulnerabili, da lasciare all’evoluzone naturale, salvo interventi di pulizia nelle adiacenze che, per limitare gli apporti di nutrienti, potrebbero essere auspicabili. In diversi tra i biotopi nominati sono da segnalare sintomi, più o meno avanzati, di eutrofizzazione.

 
Habitat codice:
  • 3160