Confermato il sistema di trasporto collettivo a basso impatto, già sperimentato nel Parco negli anni passati e destinato a garantire un’esperienza più gratificante e responsabile ai visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio.
Questa la linea di indirizzo del Comitato di coordinamento del Parco dello Stelvio, riunito il 13 giugno a Bolzano Si è trattato del primo incontro che ha inaugurato ufficialmente la presidenza altoatesina per i prossimi cinque anni.
Eccezionale scoperta botanica nel sito Natura 2000 di Talpina, nel comune di Mori: la rarissima orchidea stenomediterranea Orchis provincialis, che era attualmente nota in Trentino solo a Laghel, sopra Arco. In passato questa specie era nota con sicurezza anche sul monte Brione dove però dal 1996 non è stata più osservata, probabilmente a seguito dell'eccessivo incespugliamento. La presenza di questa rarissima orchidea è la migliore conferma della straordinaria ricchezza del Baldo sotto il profilo naturalistico.
Il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, dopo aver ottenuto nel 2015 la certificazione di adesione alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS), intende rinnovare questa importante esperienza volta ad una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo attraverso azioni e progetti sostenibili.
Mitigare e ridurre gli squilibri ecologici attualmente causati dai numerosi cervi presenti all’interno dei confini del settore trentino del Parco nazionale dello Stelvio, in un arco di tempo di almeno 5 anni, per ridurre la perdita di biodiversità determinata dalla elevata densità della popolazione animale e lavorare per un migliore equilibrio e coesistenza tra ecosistemi e attività umane. Questo l’obiettivo principale del “Piano di Conservazione e gestione del cervo nel Parco Nazionale dello Stelvio – Trentino 2022-2026”, che la Giunta provinciale ha condiviso con il Parco di avviare e che prevede anche una riduzione della densità del cervo mediante prelievi.
E' uscito il primo numero del 2022 di "Terra Trentina", il periodico della Provincia che parla di agricoltura, ambiente e turismo in una veste grafica completamente rinnovata. Come di consueto anche la rubrica dedicata alle aree protette.
Aquila reale
Aves
Accipitridiformes
Accipitridae
Uccelli - All. I
È il più grande rapace del Trentino, si distingue in volo dalla Poiana per le dimensioni maggiori, la testa più prominente e la coda molto più ampia. Il volo è volteggiante e con rari battiti d'ala. Caccia mammiferi (soprattutto lepri, marmotte, piccoli di camosci e caprioli), uccelli (fagiani di monte, galli cedroni, passeriformi), rettili (vipere) e non disdegna animali domestici come agnelli, cani e gatti. Inoltre si ciba abbondantemente di carogne. Si riproduce annualmente deponendo in marzo-aprile da 1 a 3 uova. L'incubazione dura circa 45 giorni. In Italia è diffusa nelle Alpi, lungo l'Appennino e nelle zone montuose della Sicilia e Sardegna.
Sedentaria.
Vive sui versanti montuosi oltre gli 800 m s.l.m., dove nidifica in pareti rocciose inaccessibili all'uomo. Quando caccia frequenta aree boscose e rocciose con praterie.