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Notizie

Ampliamento Sorgente Resenzuola

Sorgente Resenzuola

(testi a cura di Gerri Stefani)

Tipologia: risorgiva di fondovalle, ontaneta e praterie umide.
Nome locale
: Tezze Valsugana
Nome topografico: Resenzuola
Comune: Grigno
Comunità: Valsugana e Tesino
Quota media s.l.m.: m 240
Superficie: ha 6 circa

Principali motivi d’interesse naturalistico: Relitto di ontaneta di fondovalle solcata da una risorgiva, il rio Resenzuola, che rappresenta una tipologia fluviale assai rara in Trentino sia per il flusso idrico sia per elevate condizioni di naturalità.

 Il sito naturalistico Ampliamento Sorgente Resenzuola si trova nel territorio del comune di Grigno in Valsugana.

Localizzato a sud della riserva naturale provinciale Sorgente Resenzuola, si estende su una superficie di circa 6 ha a valle dell’azienda Ittica fino alla confluenza con il fiume Brenta.

La sua conservazione rappresenta un’azione importante nel contesto più generale di mantenimento della biodiversità complessiva della Valsugana e del Trentino. Va considerato che azioni di conservazione, gestione naturalistica e ripristino ambientale di questi ambienti alle medie e basse quote, si stanno rivelando sempre più necessari sia per far fronte al loro rapido e continuo degrado, sia per l’elevata diversità biologica che li caratterizza, soprattutto alla luce degli orientamenti emersi a livello europeo ed internazionale.

 

Descrizione del sito 

Lembo di ontaneta, collocata sulla sinistra del fiume Brenta, solcata dalla risorgiva denominata rio Resenzuola. Il sito rappresenta un ecosistema fluviale raro di notevole interesse scientifico e meritevole di tutela.

La tipologia ambientale è caratterizzata dalla presenza di boschi igrofili di ontano nero (Alnus glutinosa) ontano bianco (Alnus incana) e frassino maggiore (Fraxinus excelsior), alcune specie di salice tra cui il salice bianco (Salix alba) e da prati umidi.

Lungo il corso della risorgiva fino alla sua immissione nel fiume Brenta, si sviluppa una biocenosi acquatica ricca sia in termini qualitativi sia quantitativi. La numerosa comunità di macroinvertebrati bentonici è caratterizzata dalla dominanza d’efemerotteri, cui seguono plecotteri, ditteri e tricotteri. Molto ben rappresentati gli odonati (libellule), la cui presenza è favorita dall’abbondanza di vegetazione acquatica e dai tratti a lento scorrimento.

La presenza di invertebrati come la lampreda padana (Lethenteron zanandrei) e ipotizzabile del gambero di fiume (Astrapotamobius pallipes) indica una buona qualità delle acque correnti e integrità dell’ecosistema, tale fatto è suffragato anche dalla presenza di un peculiare fauna ittica che vede tra i suoi rappresentanti di maggior spicco la trota marmorata (Salmo (trutta) marmoratus) e lo scazzone (Cottus gobio).

Rilevante è anche il valore ornitologico dell’area, ove sono presenti specie tipiche degli ambienti umidi, quali il germano reale (Anas plathrhynchos), il porciglione (Rallus aquaticus), la gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), il martin pescatore (Alcedo atthis). L’ampliamento Sorgente Resenzuola rappresenta anche un luogo di sosta ed alimentazione per gli uccelli durante la migrazione, per l’ingrasso e muta dei piccoli passeriformi nel periodo post-riproduttivo.

Questo sito è di vitale importanza per la presenza di diverse specie di Rettili e Anfibi, fra cui la non comune raganella (Hyla intermedia) e la salamandra pezzata (Salamandra salamandra).

L’area oltre ad avere un’importanza dal punto naturalistico riveste un elevato interesse culturale in quanto conserva gelosamente al suo interno un vecchio mulino, che vede impresso sulle sue mura la data del 1884. Questo storico edificio, chiamato Mulino dei Meni, fino agli inizi degli anni settanta del secolo scorso, macinava il mais per dare la farina, alimento molto presente nella cultura alimentare del posto.

 
Mulino dei Meni
Mulino dei Meni, autore Gerri Stefani