Da lunedì 16 ottobre fino ad ultimazione lavori rimarrà chiuso un tratto della passerella-sentiero lungo la riva occidentale del Lago di Toblino, per interventi di manutenzione straordinaria e valorizzazione ambientale.
Adottato in via definitiva il piano del Parco Nazionale dello Stelvio, acquisita nei mesi scorsi l'intesa del Comitato provinciale di coordinamento e d'indirizzo.
A dieci anni dal loro avvio, le recenti modifiche alla disciplina delle Reti di Riserve hanno ridefinito parzialmente la cornice per il loro funzionamento. In un recente incontro sono stati illustrati punti di forza e di debolezza, ma anche i possibili sviluppi futuri.
Scoprire le montagne patrimonio dell’umanità attraverso un’esperienza interattiva, alla portata di tutti. È ciò che offre il portale Dolomites World Heritage Geotrail, lo strumento – ora online – che permette di “leggere” in modo semplice e multimediale la geologia delle Dolomiti, in un viaggio lungo le ere geologiche che hanno plasmato questo territorio unico al mondo.
Approvato dalla Giunta provinciale il programma degli interventi per il triennio 2023-2025 del settore Trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, da realizzare anche in collaborazione con la Comunità di Valle e i comuni interessati.
Clima di festa ieri al rifugio malga Sauch, nel comune di Giovo, per il rinnovo della convenzione che istituisce la Rete di riserve val di Cembra Avisio.
Il Lago di Loppio è sicuramente uno dei Biotopi tutelati più famosi del Trentino, e deve tanta notorietà alla sua particolare origine. Lo stesso nome di "lago", peraltro, ci suggerisce qualcosa: attualmente, infatti, è una conca palustre, ma fino al 1958 era realmente un lago di discrete dimensioni, di piacevole aspetto e soprattutto intimamente legato alla vita quotidiana degli abitanti di Loppio e di Mori.
Negli anni 1939-40 e poi 1954-59 fu scavata una galleria tra il Fiume Adige ed il Lago di Garda per riversare in quest'ultimo le acque eccedenti del fiume durante le piene ed eliminare così i pericoli di alluvione per la restante Valle dell'Adige e la città di Verona. La galleria passò (e passa) proprio sotto al lago, ed intercettò sia la falda che lo alimentava che quella freatica ad esso collegata. Risultato: il bacino si svuotò senza più ricostituirsi, e molte sorgenti della zona si prosciugarono.
Parlando di "origine del Biotopo" è dunque necessario specificare se si parla di quella naturale, che creò il lago, o di quella causata dall'uomo, che lo invecchiò repentinamente trasformandolo in palude.
Nella valle che unisce il solco dell'Adige a quello del Garda, il Lago di Loppio si originò a causa di un doppio sbarramento: una grossa frana ostruì il lato nord-occidentale, mentre il Rio Gresta con i suoi materiali bloccò il lato opposto. Nella conca così creata si instaurò il lago. La palude, che è l'attuale stato del bacino, si sarebbe sicuramente sviluppata seguendo la normale vita fisiologica del lago, ma avrebbe seguito i lenti e dolci ritmi naturali. L'uomo invece vi ha posto una "secondaria" origine, artificiale e traumatica.
Aspetti naturalistici
Oggi il Lago di Loppio è la più estesa area palustre del Trentino: infatti, a distanza di più di trent'anni da quell'evento, l'ambiente ha reagito e si è consolidato sullo stato di palude periodicamente invasa da grandi quantità di acqua.
La vegetazione instauratasi nel Biotopo è molto interessante. Prevalgono le associazioni vegetali di erbe infestanti e pioniere delle zone umide, ma vi sono anche associazioni erbacee palustri, come pure lembi di boscaglia igrofila.
Il mosaico ambientale presente nell'area protetta, straordinariamente vario e articolato, garantisce possibilità di sopravvivenza ad un numero veramente notevole di specie delle fauna selvatica. Si può dire che ogni gruppo faunistico è qui ben rappresentato, dal momento che nel Biotopo coesitono ambienti così diversi (ad esempio paludi e zone rocciose) da fornire ricetto ad animali con esigenze ecologiche tra loro molto lontane.
Per il Lago di Loppio sono state avanzate un gran numero di proposte per una sua pretesa "valorizzazione", compresa la trasformazione in campo da golf o il "ripristino" dello specchio d'acqua con finalità turistiche. Il suo grande valore naturalistico ed ecologico, che è primario rispetto ad ogni altro, ne ha invece suggerito la tutela come Biotopo di notevole interesse ambientale.
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