Aree protette

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Aree protette - rana
 

Notizie

A. Interventi di ripristino naturalistico

Questa categoria comprende gli interventi straordinari finalizzati a ricostituire le caratteristiche originarie degli habitat, modificate da interventi antropici relativamente recenti, tramite l'esecuzione una tantum di opere che modificano permanentemente e significativamente le caratteristiche fisiche del sito.

  • A1 - rimozione di elementi di turbativa ambientale, quali discariche e strade
    In qualche biotopo, al momento dell'istituzione, erano già stati inferti danni consistenti a causa della realizzazione di infrastrutture quali strade o discariche. Quando possibile, queste fonti di disturbo (anche estetico) sono state rimosse, recuperando gli ambienti perduti.
    (Lago d'Ampola, Roncegno, Taio di Nomi, Lago Pudro, Palù di Tuenno)
     
  • A2 - rinaturalizzazione di rive lacustri
    Le rive dei laghi sono state diffusamente modificate per l'utilizzo turistico-balneare, tramite la rimozione della vegetazione, il consolidamento con sassi e ghiaia e la realizzazione di sentieri. In queste situazioni, nei biotopi si è intervenuto rimodellando il profilo della riva, asportando i materiali scaricati e favorendo lo sviluppo della tipica vegetazione.
    (Lago d'Ampola, Lases, Prà dell'Albi-Cei)
     
  • A3 - rinaturalizzazione di corsi d'acqua.
    Alcuni tratti di corsi d'acqua presenti nei biotopi risentivano pesantemente degli interventi di canalizzazione e "cementificazione" condotti in passato. Per restituire a questi ambienti le loro funzionalità ecologiche, tra cui il ruolo di habitat per flora e fauna e la funzione di depurazione dell'acqua, sono stati rimodellati gli argini e restituiti al corso d'acqua nuovi spazi ricostruendo un ambiente più naturale.
    (Inghiaie, La Rupe, La Rocchetta)
     
  • A4 - ripristino del livello di falda nelle torbiere oggetto di drenaggio
    In torbiere soggette nel passato ad interventi di bonifica, realizzati con lo scavo di canali di drenaggio, si è ripristinatol'originario livello della falda acquifera, tappando le "falle" di origine artificiale con riporti di torba. In questo modo è stato scongiurato il rapido disseccamento della torbiera, che avrebbe determinato lo sconvolgimento irreversibile dei suoi delicati equilibri.
    (Palù Longa e Palù Tremole)
     
  • A5 - ricostituzione dei boschi igrofili
    I boschi igrofili di ontano nero, ontano bianco e salici, tipici dei terreni umidi sulle rive dei laghi e dei corsi d'acqua, sono ambienti preziosi ma purtroppo sempre più rari. Nei biotopi, in presenza di idonee condizioni ambientali, si cerca di ricostituire questi importanti habitat, tramite la piantagione di postime da vivaio e di talee che, dato il loro particolare veloce sviluppo, in pochi anni sono in grado di costituire nuove formazioni boschive.
    (La Rupe, La Rocchetta, Roncegno, Borghetto)