Tra le 34 aree protette italiane certificate come destinazioni turistiche sostenibili, 110 in totale in Europa, da oggi c'è anche il Parco nazionale dello Stelvio. Ieri a Bruxelles, presso il Comitato Europeo delle Regioni, la cerimonia di consegna al Parco della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette. Questo importante riconoscimento di Europarc Federation attesta il processo partecipativo di un Parco con gli operatori turistici con l’obiettivo di diventare destinazioni turistiche sostenibili.
La quarta edizione del cicloconcorso Trentino Pedala si è conclusa al MuSe con la cerimonia che ha premiato in tutto 45 persone. Il dirigente Stanchina ha sottolineato come "il cicloconcorso è ricco di significati per tutta la parte centrale delle Alpi. E' una delle tante azioni che facciamo sulla sostenibilità lavorando sui comportamenti umani"
Nuovo grande riconoscimento sotto il profilo dell’impegno sui temi dello sviluppo sostenibile: l’assegnazione della CETS, la Carta Europea del Turismo Sostenibile al Parco Nazionale dello Stelvio. Con soddisfazione l'assessore Mario Tonina commenta che " il riconoscimento della CETS completa una strategia di sistema e conferma la serietà dell’impegno del Trentino sul fronte della sostenibilità dello sviluppo turistico.
Il Piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Provincia di Trento finanzia quest’anno quindici progetti volti a migliorare la biodiversità dei paesaggi agricoli tradizionali e ripristinare habitat per specie di flora e fauna; tre iniziative riguardano progetti collettivi a finalità ambientale.
I Parchi Naturali Adamello Brenta e Paneveggio Pale di San Martino festeggiano cento anni di storia. Un traguardo che hanno deciso di onorare con un convegno pubblico, organizzato per il 25 settembre alla Casa della SAT a Trento. L’intenzione è quella di guardarsi alle spalle ma di anche provare a tratteggiare il futuro di un tema che sta salendo sempre più alla ribalta: la difesa dell’ambiente.
Un’azione di sensibilizzazione ed educazione, allargata e condotta a braccetto con le Amministrazioni pubbliche del territorio per ridurre i rifiuti plastici
Motacilla cinerea
La ballerina gialla, grande circa come un passero, si riconosce per il corpo slanciato, la coda proporzionalmente molto lunga, il becco sottile e appuntito. Il ventre è giallo, assai più acceso nel maschio che nella femmina, mentre il dorso è color cenere.
È una specie abbastanza diffusa, ma non è mai comune e si osservano di regola solo singoli esemplari o coppie isolate.
Questo Passeriforme è assai legato per la riproduzione agli ambienti acquatici e in particolar modo ai corsi d’acqua. L’habitat è infatti rappresentato da ruscelli e torrenti, con corrente anche molto rapida.
Il cibo è rappresentato soprattutto da piccoli invertebrati che vivono nel terreno lungo le rive, come vermi, insetti e loro larve, crostacei: per questo la ballerina gialla trascorre la maggior parte del suo tempo perlustrando il greto. Il nido viene costruito negli anfratti delle rive, soprattutto tra le rocce, spesso anche nei buchi delle briglie e dei ponti.