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Cincia bigia

Parus palustris

Cincia bigia

Tra le numerose specie di cince la cincia bigia è quella maggiormente legata alle formazioni arboree di latifoglie, siano esse i boschi di querce o i boschi misti di orniello e frassino che vegetano sulle pendici delle montagne, ma anche i boschetti di salici e ontani che crescono sulle rive dei corsi d'acqua e nelle zone umide stagnanti.

Le piccole dimensioni e la colorazione mimetica, a tinte grigio-brunastre sul dorso, biancastre sul ventre e nere sul capo, ne rendono malagevole l'identificazione che, limitatamente al periodo primaverile, è invece facilitata dal caratteristico canto squillante con il quale i maschi marcano i confini del proprio territorio e richiamano le femmine.

La cincia bigia si nutre prevalentemente di Insetti e altri piccoli Inverterbati che rinviene nella corteccia di tronchi e rami; durante l'inverno, quando il cibo scarseggia, la dieta viene integrata anche con sostanze vegetali quali piccoli semi.

Il nido viene posto nel foro di qualche albero compresi i pertugi che si aprono tra le radici. Se le dimensioni della cavità scelta sono inadeguate, e se il legno è sufficientemente marcescente da consentirlo, la cincia bigia può allargarla fino alla misura desiderata.

La femmina depone quindi da 6 a 10 uova che schiudono in capo a una quindicina di giorni di cova. I piccoli, attentamente accuditi da entrambi i genitori, abbandoneranno il confortevole nido solamente dopo 2 o addirittura 3 settimane.

 
Tipo di ambiente in cui è presente
Classificazione animale: Uccelli