Da lunedì 16 ottobre fino ad ultimazione lavori rimarrà chiuso un tratto della passerella-sentiero lungo la riva occidentale del Lago di Toblino, per interventi di manutenzione straordinaria e valorizzazione ambientale.
Adottato in via definitiva il piano del Parco Nazionale dello Stelvio, acquisita nei mesi scorsi l'intesa del Comitato provinciale di coordinamento e d'indirizzo.
A dieci anni dal loro avvio, le recenti modifiche alla disciplina delle Reti di Riserve hanno ridefinito parzialmente la cornice per il loro funzionamento. In un recente incontro sono stati illustrati punti di forza e di debolezza, ma anche i possibili sviluppi futuri.
Scoprire le montagne patrimonio dell’umanità attraverso un’esperienza interattiva, alla portata di tutti. È ciò che offre il portale Dolomites World Heritage Geotrail, lo strumento – ora online – che permette di “leggere” in modo semplice e multimediale la geologia delle Dolomiti, in un viaggio lungo le ere geologiche che hanno plasmato questo territorio unico al mondo.
Approvato dalla Giunta provinciale il programma degli interventi per il triennio 2023-2025 del settore Trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, da realizzare anche in collaborazione con la Comunità di Valle e i comuni interessati.
Clima di festa ieri al rifugio malga Sauch, nel comune di Giovo, per il rinnovo della convenzione che istituisce la Rete di riserve val di Cembra Avisio.
Le competenze e gli iter procedurali per esperire la valutazione di incidenza sono normate per il territorio provinciale dalla L.P. 11/2007 e regolamento attuativo D.P.P. 3 novembre 2008, n. 50-157/Leg .
Il proponente presenta al Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale la domanda di valutazione di incidenza, redatta in conformità al modello previsto dall'allegato A, accompagnata dalla relazione di incidenza con eventuali elaborati tecnici di progetto. La relazione deve essere sottoscritta da un professionista laureato in discipline ambientali o forestali ed abilitato ai sensi della vigente normativa, utilizzando il modello previsto dall'allegato C.
La presentazione della domanda è resa pubblica a cura del proponente mediante avviso all'albo del comune o dei comuni territorialmente interessati, per un periodo di quindici giorni; entro il quindicesimo giorno successivo all'ultimo di pubblicazione, gli interessati possono presentare osservazioni alla struttura provinciale competente.
Il procedimento di valutazione si conclude con l'adozione del provvedimento da parte della struttura provinciale competente entro i sessanta giorni successivi alla data di presentazione della domanda di valutazione di incidenza. Il provvedimento della struttura provinciale competente, contenente la valutazione d'incidenza, è comunicato al proponente ed ha efficacia per cinque anni dalla data del suo rilascio.
Qualora la valutazione di incidenza sui progetti dia luogo a conclusioni negative, il superamento di tali esiti può essere deciso esclusivamente dalla Giunta provinciale, su richiesta del soggetto interessato, nel rispetto dei criteri e dei limiti stabiliti dall'articolo 6, paragrafo 4,della direttiva 92/43/CEE: vedi Valutazione di Incidenza negativa.
Un punto importante nella redazione della relazione di incidenza è l'analisi delle possibili misure di mitigazione, che hanno lo scopo di ridurre al minimo o addirittura eliminare gli effetti negativi di un piano/progetto (in fase di cantiere, di esercizio e di eventuale smantellamento).
Vengono quindi progettate in modo mirato una volta individuati gli effetti negativi del piano/progetto e chiarito quale sia l'incidenza sugli obiettivi di conservazione del sito. Esse possono essere imposte dalle autorità competenti, ma è preferibile che siano i proponenti stessi a individuarle nell'ambito della progettazione.
Le misure di mitigazione possono riguardare, ad esempio:
Ogni misura di mitigazione deve essere accuratamente documentata in una relazione e descritta illustrando:
È opportuno sottolineare che le misure di mitigazione sono concettualmente diverse dalle misure di compensazione, volte a garantire la continuità del contributo funzionale di un sito alla conservazione di habitat/specie nella regione biogeografica interessata.
Misure di mitigazione ben realizzate limitano la portata delle misure compensative eventualmente necessarie, in quanto riducono gli effetti negativi che necessitano di compensazione.
Esistono mitigazioni in grado di eliminare gli effetti negativi o renderli non significativi?
Il PP può essere autorizzato