Da lunedì 16 ottobre fino ad ultimazione lavori rimarrà chiuso un tratto della passerella-sentiero lungo la riva occidentale del Lago di Toblino, per interventi di manutenzione straordinaria e valorizzazione ambientale.
Adottato in via definitiva il piano del Parco Nazionale dello Stelvio, acquisita nei mesi scorsi l'intesa del Comitato provinciale di coordinamento e d'indirizzo.
A dieci anni dal loro avvio, le recenti modifiche alla disciplina delle Reti di Riserve hanno ridefinito parzialmente la cornice per il loro funzionamento. In un recente incontro sono stati illustrati punti di forza e di debolezza, ma anche i possibili sviluppi futuri.
Scoprire le montagne patrimonio dell’umanità attraverso un’esperienza interattiva, alla portata di tutti. È ciò che offre il portale Dolomites World Heritage Geotrail, lo strumento – ora online – che permette di “leggere” in modo semplice e multimediale la geologia delle Dolomiti, in un viaggio lungo le ere geologiche che hanno plasmato questo territorio unico al mondo.
Approvato dalla Giunta provinciale il programma degli interventi per il triennio 2023-2025 del settore Trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, da realizzare anche in collaborazione con la Comunità di Valle e i comuni interessati.
Clima di festa ieri al rifugio malga Sauch, nel comune di Giovo, per il rinnovo della convenzione che istituisce la Rete di riserve val di Cembra Avisio.
Il processo di certificazione CETS del sistema delle aree protette trentine è uno degli obiettivi più importanti della strategia TurNat.
Il Parco Naturale Adamello Brenta, tra i primi parchi in Italia ad ottenere la certificazione CETS nel 2006, ha ora raggiunto anche la fase 2, che prevede come principali protagonisti i privati. Il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino ha ottenuto la CETS a fine 2015 ed è quindi all'inizio dei cinque anni in cui dovranno essere attuate le azioni proposte.
La certificazione del Parco Naturale Adamello Brenta
Il Parco ha ottenutola certificazione CETS nel 2006, tra i primi parchi in Italia, e ha ottenuto la rivalidazione nel 2012 e nel 2018 a conferma della validità del lavoro portato avanti, nell'ambito della strategia di turismo sostenibile, dall'area protetta insieme alle sue 38 Comuni ed oltre 30 partner territoriali. In questa strategia si inseriscono i progetti volti a promuovere la diffusione di modelli di gestione ambientale delle strutture ricettive (marchio ambientale Qualità Parco), le azioni per favorire una mobilità sostenibile, le proposte di educazione ambientale e di attività turistiche a basso impatto. Anche la progettazione degli itinerari Dolomiti Brenta Trek e Dolomiti Brenta Bikesono ulteriori esempi di cosa la CETS ha significato concretamente per il territorio del PNAB.
Il Parco è quindi da un decennio impegnato nel promuovere un turismo sostenibileper il territorio e attraente per il mercato, ispirandosi a 3 principi:
- coinvolgere, nelle scelte, in modo partecipato e attivo, tutti gli interessi in gioco nel comprensorio turistico;
- proteggere la diversità, quindi tutelare le motivazioni turistiche esistenti;
- promuovere la diversità, ovvero scoprire e inventare nuove occasioni di turismo.
Nel 2015 il Parco Naturale Adamello Brenta ha attivato anche la Fase II della CETS, primo in Italia grazie ad un progetto pilota voluto da Federparchi. Questa fase vede come principali protagonisti gli operatori privati locali ed è volta a rafforzare i legami tra l'area protetta e le aziende partner situate nel territorio, affinché il turismo possa contribuire positivamente allo sviluppo di un'economia sana, che utilizza e sviluppa il potenziale e le risorse locali. Il parco, potendo vantare di una rosa di circa 40 albergatori aderenti al progetto "Qualità Parco", ha deciso in prima battuta di coinvolgere nel progetto della Carta queste strutture. Di queste, 21 hanno intrapreso il percorso di attestazione della Carta e, dopo quasi un anno di lavoro sono state insignite ufficialmente del riconoscimento europeo.
La certificazione del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino
A fine 2015 ha ottenuto la CETS anche l'altro parco naturale trentino dopo un processo partecipativo durato circa un anno ma che ha potuto contare su collaborazioni già attive. I verificatori europei hanno ritenuto valido il documento strategico ed il Piano di Azione emersi dal percorso partecipato: 32 schede progetto con indicati obiettivi, attività e risultati attesi, per realizzare nei successivi 5 anni altrettanti progetti di sviluppo territoriale nei quali il concetto di sostenibilità sia al centro di nuove forme turistiche.